La morale, se vuoi, è che i romanzi degli scrittori sono come le uova per le galline, come i girini per le rane; sono il frutto di una particolare genesi, tutta tipica dell'animale scrittore. Razionale e incapace di ballare la salsa, lo scrittore produce particolari tipologie di frutti che però non restano appesi agli alberi come i palloni da calcio dei bambini. Disinteressati e schifati anche dall'idea di sporcarsi le unghie scavando la sostanza organica della pedosfera per deporre le proprie uova, gli scrittori depongono i loro frutti in posizione seduta. Seduti alla scrivania depositano i loro frutti non facendo sforzi addominali come tutti gli altri esseri viventi, ma lo fanno con una semplice contrazione della pelle della fronte.
Stefano Campagnolo (Treviglio, 1980) è attore e insegnante di improvvisazione teatrale della compagnia "FromScratch", per la quale ha curato la regia di diversi spettacoli (2019, Impulso Teatro - Psicodramma). Ha scritto per riviste - "L'accalappiacani", "Tèchne" ed altre. Ha scritto e interpretato monologhi poetico-comici con lo pseudonimo di Virgigno (2019, Si capisce?).
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