(...) Originale e arguto, ingegnoso frutto della fantasia, tagliente ed intelligente, bizzarro e straniante, il buio che avvolge la parola di Eloisa è un manto dall'eccitante disordine, mai sazio, a volte delirante per quella sua fame canina che eccita il disordine stesso, pronto però a conservare un lussuoso equivoco che arricchisce il sub-conscio.(...) [Antonio Spagnuolo]
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