"Non tutti i giorni si apre la porta così un ciclone demolisce quattro stanze e distrugge il passato e strappa le lancette dell'orologio. Non tutti i giorni si frantumano gli specchi e i travestimenti vanno in brandelli. Non tutti i giorni si cerca di scappare quando l'orologio si è mosso la porta si è divelta la finestra si è bloccata e si piange assediati da minuti che non trascorrono. Non tutti i giorni s'inciampa e si cade mani dietro la schiena braccati da una notte che oscura la vita quotidiana. Siamo storditi dalla voragine di scampoli di ieri e di ora pressati da ordini e decreti. (Ci perdiamo tra sedie capovolte cassetti svuotati valige aperte colori cancellati carte geografiche distrutte strade incompiute.) Si percepisce a mala pena l'eco delle voci e ci si sente divorati da un'immensa bocca. (Nora Strejilevich)
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